SOLIDALI CON L'IMPOSSIBILE


Editoriale del 1 febbraio 2015

Vi raccomando, se mi permettete, di essere solidali con l’Impossibile; ve lo chiedo come se fosse un favore personale. Ho avuto l’onore e il coraggio di incontrarlo molto spesso di recente e ho capito che l’Impossibile è molto solo. Mi ha raccontato, in effetti, di essere sempre stato isolato, scansato da tutti come capiterebbe a un appestato contagioso ma che, ultimamente, la desolazione che lo circonda aumenta sempre di più. Non se lo merita, non dovremmo aver paura di fargli compagnia, non bisognerebbe aver timore di guardarlo dritto negli occhi, sebbene siano nerissimi e profondi; è l’unica maniera per capire come aiutarlo a condividere il suo difficile cammino. Ci saranno rovi e spine, si saranno pozze d’acqua e vento freddo, salite impervie e improvvise e – soprattutto – ci saranno tradimenti e delusioni ma non bisogna mai abbandonarlo. L’Impossibile è molto potente eppure ha bisogno di noi per realizzare le imprese che cambiano il Mondo. Da solo non ci può riuscire, non ci è mai riuscito, e non ci riuscirà mai. Mi ha detto di farvelo sapere.

Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)

COGLI L’ATTIMO

da Mission Impossible 4 – Il Protocollo Fantasma

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