Robert Louis Stevenson viveva con la moglie Fanny e i due figli di lei in una orrifica casa adagiata sopra una scogliera a picco sul mare del Dorset. Era già uno scrittore famoso grazie al successo planetario de L’Isola del tesoro. Una notte, preso dal panico della morte che di lì a poco lo avrebbe colto, fece un sogno. Che in tre giorni trasformò in un libro: dottor Jeckyll e mister Hide. Ma, mostratolo alla moglie, ebbe il parere negativo di lei che lo avrebbe voluto più allegorico. Lo scrittore buttò il manoscritto al fuoco. Ci ripensò per altri tre giorni e decise di riscrivere esattamente ciò che aveva composto prima. E così passarono gli ultimi tre giorni. Il romanzo venne pubblicato dopo tre mesi. Il 3 dicembre del 1885. A gennaio solo nel Regno Unito ne furono vendute 40 mila copie. E’ considerato l’horror più bello di ogni tempo. L’allegoria la troverà 70 anni dopo Gregory Bateson che, con la teoria del doppio legame, spiegò le origini della schizofrenia.
Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)
Una notte, preso dal panico della morte che di lì a poco lo avrebbe colto, fece un sogno. Che in tre giorni trasformò in un libro: dottor Jeckyll e mister Hide (da STEVENSON – che fu Jeckyll e Hyde, editoriale di Antonangelo Liori)
Hyde mi sta molto a cuore – da Jekyll (1969) sceneggiato tv in quattro puntate scritto, diretto e interpretato da Giorgio Albertazzi