TI HO VISTA FRA LA FOLLA PRIMA CHE MI SPEZZASSERO IL COLLO


Editoriale del 07 novembre 2016

bonnet

Stede Bonnet ci ricorda quanto necessario sia l’oltraggio a una vita decente. Agiato maggiore dell’esercito, abbandonò il paradiso delle Barbados infestato dalla noia. Armato uno sloop da dieci cannoni raccolse una marmaglia di 70 uomini e si dedicò alla vita del pirata. L’apprendistato fu benedetto e le navi depredate al largo della Virginia e della Carolina gli garantirono le referenze minime per essere accettato nella flotta di Barbanera. Inetto al comando e alle onde, fu convinto da Barbanera a cedergli lo sloop, che finì nelle mani di un capitano suo sottoposto. Il Boston News dell’11 Novembre 1717 descrive un Bonnet sul ponte di Barbanera, “senza alcun comando, se ne va in giro in vestaglia e poi torna ai suoi libri, di cui ha un buon assortimento a bordo”. Quando più tardi fu processato a Charleston, nel Sud Carolina, il giudice lo descrisse come “un gentiluomo che aveva goduto del beneficio di un’istruzione liberale, ed era generalmente stimato come uomo di lettere”. Inutile fu l’accorata arringa con cui Bonnet affrontò il tribunale. Fu impiccato su un patibolo innalzato sul lungomare di Charleston. “Il suo comportamento pietoso all’udire la condanna -riportano le cronache- impressionò molto gli abitanti della provincia, soprattutto le donne”.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)


Inutile fu l’accorata arringa con cui Bonnet affrontò il tribunale. Fu impiccato
(da TI HO VISTA FRA LA FOLLA PRIMA CHE MI SPEZZASSERO IL COLLO editoriale di Luca Foschi)
da Totò contro il pirata nero (1964) diretto da Fernando Cerchio

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