Venerdì 27
tutta la serata sarà dedicata all’esordio di una nuova, rivoluzionaria materia: Risologia. In cattedra salirà lo psicologo e psicoterapeuta italo-americano Franco Scirpo che nel corso della sua lezione alternerà una parte teorica (i benefici della risata dagli antichi monaci buddhisti al suo amico Patch Adams) a una irresistibile parte pratica. Per Scirpo “bisogna saper ridere sul latte versato perché ridere è una azione catartica, trasgressiva, energizzante, erotica, pulsionale, equilibrante, rigenerante”. Che ridere faccia “buon sangue”, del resto, non lo dice soltanto la saggezza popolare ma da qualche anno, prove scientifiche alla mano, anche la medicina tradizionale. Per salvarci dalla lugubre, violenta decadenza dei nostri tempi bisogna saper recuperare a tutti i costi la capacità di compiere quel piccolo miracolo di leggerezza che è una ristata.
Sabato 28
il clima di allegria lasciato dalla doppia lezione di risologia non abbandonerà di certo l’università di Aristan; infatti, dopo la seconda lezione di Poesia dell’improvviso tenuta dal professor Salvatore Zucca che ci accompagnerà attraverso le voci armoniose della poesia orale di tutti i i tempi, il professor Marco Schintu terrà la sua seconda, attesissima lezione di Paura. Marco Schintu nella sua prima lezione ha saputo interpretare come pochi il ruolo di docente della nostra università; chiamato infatti a proporre una materia “sommamente impura; visceralmente, emotivamente e spiritualmente contaminata dalla sua vita”, ha raccontato e organizzato didatticamente situazioni autobiografiche di paura che hanno travolto tutti i presenti in una progressiva, irrefrenabile ondata di ilarità.