LA ROSA DEI VENTI


Editoriale del 31 agosto 2016

75-ROSA-DEI-VENTI

(7° tappa della Caccia al tesoro Biffi. Partecipanti: Cristina, Filippo, il sottoscritto.)

 

Il grande nemico della città stato di Aristan è l’Oblio. Benché impegnata in una guerra senza fine, Aristan non fa uso di strumenti di distruzione. Il suo esercito utilizza potenti armi non convenzionali: la conoscenza, il restauro, il controllo (anche dall’alto) dell’immenso patrimonio artistico e ambientale della città.

Con un tandem a tre posti raggiungemmo la Base Aeronautica di Aristan, alla periferia della città. Due soldati in divisa arcobaleno, di guardia all’ingresso, riconoscendo Cristina scattarono sull’attenti in un enfatico saluto militare: il Sindaco di Aristan è anche il capo supremo delle sue forze armate. Chiedemmo del Comandante e ci accompagnarono alla Palazzina Comando: un alto cono di marmo blu con finestre a stella. La divisa del Generale Altamira era coerente con l’edificio: una lunga tunica e uno slanciato cappello conico, tutto in blu con stelline argentate. Purtroppo non sapeva nulla della Donazione Biffi, però acconsentì ad accompagnarci in una visita alla base, dove forse avremmo trovato qualche indizio. Con orgoglio ci presentò l’attrezzata cucina della truppa (rigorosamente vegana). Visitammo la monumentale colombaia (le comunicazioni avvenivano esclusivamente per mezzo di piccioni viaggiatori). Assistemmo al decollo di una delle 33 mongolfiere in dotazione all’Aviazione di Aristan (elicotteri e aerei erano banditi). Infine il Generale ci portò alla Rosa dei Venti: una grande stella in un mosaico circolare con trenta metri di diametro. Al centro c’era un aviere che, soffiando in una lunga cannuccia, produceva una miriade di bolle di sapone (un’originale alternativa alla manica a vento). Sul bordo del mosaico erano indicate numerose località (e relative distanze) raggiungibili dalle mongolfiere a seconda della direzione del vento. In particolare, un nome accese il nostro entusiasmo: Fattoria Biffi (10 km).
Carlo M.G.Pettinau
(Archivista dell’Oblio)

Visitammo la monumentale colombaia (le comunicazioni avvenivano esclusivamente per mezzo di piccioni viaggiatori)
(da LA ROSA DEI VENTI editoriale di Carlo M.G.Pettinau)
da Ghost Dog – Il codice del samurai (1999) scritto e diretto da Jim Jarmusch, interpretato da Forest Whitaker

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