Leggerezza

Claudio Ciaravolo (psichiatra)

INTRODUZIONE AL CORSO DI LEGGEREZZA (per imparare a sorvolare)

La felicità non ha a che fare coi bisogni. Nè primari, né secondari. Non c’entra con quello che si ha, ma con quello che si è.
La felicità è una condizione dell’essere che non dipende dai beni materiali che possediamo, e che pure possono renderci particolarmente contenti, e fieri di noi stessi.
Gli studi più recenti sulla felicità sono concordi nel ritenere che la felicità ha a che vedere con l’acquisizione di beni immateriali: i cosiddetti “beni relazionali”(l’amicizia, l’amore, la capacità di appassionarsi alle idee e alle persone). Beni gratuiti: non li produce e non li vende nessuno, e perciò nessuno ci sollecita a procurarceli.
La felicità può essere appresa. Forse. Affermazione che ne contiene un’altra: la felicità può essere insegnata.
Di sicuro la felicità non è l’arte di volare: è l’arte di sorvolare.
Il sogno di volare è il sogno di andar via: di fuggire dalla realtà.
Sor/volare vuol dire invece “volare sopra” qualcosa, ma senza perderla di vista: si sor-vola fino a che non si raggiungono l’altezza e l’angolazione giusta per guardare quella situazione in modo diverso. Per poi scendere di nuovo a terra, e affrontarla nel modo migliore.
Per imparare le “tecniche di sorvolo” è necessario conoscere l’unica legge che va seguita sempre, qualunque cosa succeda: la legge-rezza.
Questo è un gioco di parole che è uno dei modi per diventare più leggeri. Il gioco, in tutte le sue forme, è un antidoto nei confronti di ciò che ci impedisce di prendere il volo: la pesantezza.
La leggerezza ha molti nemici, e si sbaglierebbe a prenderli alla leggera. I più fieri oppositori della leggerezza sono i ben-pesanti.
Il ben-pesante è zavorrato dalla sue idee su se stesso, e sul mondo: sono proprio loro a renderlo pesante, e a impedirgli di diventare più leggero. E quindi, di sorvolare.
La pesantezza ha un punto di forza: il prendersi su serio.
Prendersi sul serio vuol dire essere privi di ironia.
L’anagramma di “ironia” è “aironi”: la mancanza di ironia equivale a non essere aironi. Anche per oggi non si vola.

Postilla
Sarò felice se questo mio corso vi spianerà la strada verso la felicità: o meglio, dovrei dire che ne sarò contento, perché avrò raggiunto il risultato che mi ero prefisso (la mia felicità, se ce l’ho – e per vostra informazione: ce l’ho – è indipendente da questo risultato).
Se smetterete di prendervi troppo sul serio, ne sarò veramente contento. Se però dovesse venirvi in mente di non prendere sul serio me, e le cose che vi ho detto, vi garantisco che vi farò passare un brutto quarto d’ora.
Della quel cosa, se vi avrò insegnato a “sorvolare” nel modo giusto, non dovrebbe importarvi molto…

TESTI PER IL PRIMO ANNO:
1) ISTRUZIONI PER RENDERSI INFELICI saggio di P.Watzlawick,
2) DI BENE IN PEGGIO, ISTRUZIONI PER UN SUCCESSO CATASTROFICO saggio di P.Watzlawick,
3) NEL BLU DIPINTO DI BLU canzone di Migliacci –Modugno; interprete Domenico Modugno
4) ANCHE PER OGGI NON SI VOLA di Luporini-Gaber: interprete Giorgio Gaber
5) LA FELICITÀ PORTA FORTUNA – HAPPY GO LUCKY film scritto e diretto da Mike Leigh (2008)
6) LEZIONI AMERICANE: SEI PROPOSTE PER IL PROSSIMO MILLENNIO (in particolare la prima lezione è sulla leggerezza) di Italo Calvino – il docente ha il pdf.

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