PANCE


Editoriale dell'8 marzo 2021

La “pancia della gente” per molti leader è da tempo l’interlocutrice privilegiata nella comunicazione politica. Parlare sempre e comunque “alla pancia” è diventato quasi un imperativo etico, un principio morale. E così, in nome della sacra “pancia”, senza alcun pudore si ritoccano le percentuali, si modificano i dati statistici, si inventano fatti e si rimescolano dolosamente le carte in tavola senza che la maggior parte dei mezzi d’informazione faccia da filtro, verifichi, smentisca.
Un piccolo, emblematico esempio recente giunge dalla emittente Videolina; un imprenditore di Nuoro intervistato per un parere sulla “Lotteria degli scontrini” (che distribuisce premi in denaro sorteggiando, senza nessun costo aggiuntivo, gli scontrini emessi in occasione dei normali acquisti) si accalora e, dopo aver deprecato la spesa per l’adeguamento del registratore di cassa, si erge a fustigatore di costumi: “Secondo me è immorale che lo Stato incoraggi il gioco d’azzardo nei cittadini, ed è una cosa che mi urta in modo indicibile.” Il giornalista a quel punto avrebbe dovuto tentare di riportare le parole al loro senso: “Scusi, perché gioco d’azzardo?”. Invece niente.
Pance, pance, pance. È tutto un dialogar di pance. Pance che parlano alle pance. Pance che non ascoltano ma rispondono. Solo gorgoglii, flatulenze, borborigmi; squallida colonna sonora di un momento storico che dovrebbe cercare altri suoni.

Filippo Martinez (Gastroenterologo)

“È tutto un dialogar di pance. Pance che parlano alle pance. Pance che non ascoltano ma rispondono.”
Da PANCE – Editoriale di Filippo Martinez (Gastroenterologo)

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