RAGIONE E SENTIMENTO


Editoriale del 20 dicembre 2013

Nel 1811 Jane Austen con il suo romanzo Ragione e sentimento, storia di due sorelle dai caratteri opposti, Elinor, la maggiore, che rappresenta la parte della ragione e Marianne, che incarna invece il sentimento, sviluppava un tema oggi al centro dell’attenzione degli studiosi del cervello. Valga per tutte l’autorevole testimonianza di Edoardo Boncinelli in un libro il cui titolo richiama non a caso Lucio Battisti, Mi ritorno in mente:
“…la percezione è sempre finalizzata all’azione, ma l’azione non ci può essere senza una motivazione o un’aspettativa positiva.
La percezione e la mente cognitiva ci suggeriscono “come” compiere un’azione; l’emotività ci dà una ragione per compierla e ci spinge a farlo. La cognizione e la ragione si comportano come gli argini di un fiume in piena, ma l’affettività è la gravità della sua massa d’acqua.
Noi siamo prima di tutto il fiume e secondariamente gli argini, anche se […] noi esseri umani abbiamo sviluppato molto il nostro lato cognitivo, arrivando a coltivare la ragione se non una razionalità spinta, ed è giusto che prendiamo tutto ciò molto sul serio. Occorre però ricordare che la ragione ci aiuta a vivere, ma non ci motiva a farlo. Nessuno di noi vive per motivi razionali bensì perché siamo… “portati” a vivere….. e per vivere bisogna voler vivere…. E questo la mente computazionale e la ragione non lo possono garantire. Vale anche la pena di sottolineare che abbiamo individuato diverse aree cerebrali impegnate nella gestione dell’ affettività, ma nessuna devoluta alla razionalità: è questo in sostanza il « corpo estraneo » – e nuovo – presente in noi, non le emozioni”.
Questa efficace metafora dovrebbe aiutare noi tutti a ricordare che gli argini, anche i più robusti, vengono travolti quando il fiume è in piena e la massa d’acqua supera il livello di guardia. Dovrebbero tenerlo a mente soprattutto i politici, che non si accorgono quando il livello di esasperazione della gente cresce oltre il limite tollerabile e controllabile dalla ragione.

Silvano Tagliagambe
(Epistemeudomonologo di Aristan)

COGLI L’ATTIMO

 

da Ragione e sentimento (Sense and Sensibility 1995) diretto da Ang Lee, con Kate Winslet

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