SALMO n.35 INCROCI


Edtoriale del 28 maggio 2016

salmo 35

«Ho guardato il cielo in tutto il mondo da telescopi e osservatori. Ma il più bello l’ho visto nei monti di Seui e a Lanusei nelle mie notti da boy scout. Lì ho capito che il cielo non sta né sopra né sotto. Ma che noi siamo immersi nella luce dell’universo… il segreto di ogni scoperta scientifica consiste ancora nella forza dell’immaginazione». (Da «Matteo Bachetti… l’astrofisico di Selargius, la pulsar e il mistero di Dio», Unione Sarda 24/5/2016, p. 8, articolo di Virginia Saba)

Le scoperte della astrofisica e delle neuroscienze
ci fanno avanzare nella conoscenza di come siamo.
Ci aiuteranno anche a capire chi siamo?
Se nessuno crederà di avere già finito di capire…

Del resto, ecco cosa legge da duemila anni
chi si dice credente nello spirito:
«Entrando nel mondo, Cristo dice:
Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato…
Allora ho detto: Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà» (Ebrei 10,5-7).

Corpo a luogo di religione oltre lo scambio:
incrocio di nervi e volontà, incrocio di finito e d’infinito.
Incroci a sempre nuove fioriture
di ’adàm da ’adamàh, di spirito da corpo.

Aiuta i tuoi credenti, Signore, tutti i tuoi libri a srotolare.

Antonio Pinna
(salmista di Aristan)

incrocio di nervi e volontà,
incrocio di finito e d’infinito.
Incroci a sempre nuove fioriture
di ’adàm da ’adamàh, di spirito da corpo. (da SALMO n.35 INCROCI editoriale di Antonio Pinna)
incroci pericolosi in Un sacco bello (1980) diretto, scritto e interpretato da Carlo Verdone

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