Vado. Non vado. Resisto. Vado. Non ne posso più. Il pensiero mi distrae, le voci dei commensali si confondono, io non li ascolto, la mia maschera sorride e annuisce mentre l’impulso irrefrenabile di allontanarmi si impadronisce di me vincendo sulla mia paura. Vado. Mi allontano piano, approfittando di un momento di distrazione generale, e piano mi dirigo verso una porta basculante. No. Non è lì. Mi giro e mi rigiro e finalmente vedo il posto giusto. Apro la porta col bacino e mi ci infilo dentro. Sono tesa. La luce al neon mi innervosisce e rivela troppo, ma devo farlo, ho deciso. C’è un piccolo ambiente e poi un’altra porta. La apro con un calcio, devo stare attenta alle impronte. Mi accovaccio e aspetto. Respiro con la bocca attraverso un fazzoletto che ho estratto dalla tasca e ora stringo fra i denti. La posizione è precaria ma ho gambe forti e ancora un buon equilibrio. Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. Perché è un casino fare la pipì in un bagno pubblico.
Giovanna Ferraro
(Assistente di volo di Aristan)
Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. Perché è un casino fare la pipì in un bagno pubblico. (da IL CORAGGIO DELLE DONNE – Editoriale di Giovanna Ferraro)



