Aristan, Università della felicità, ha dedicato la sua lezione inaugurale al dilagare del consumismo che ci trasforma in compratori compulsivi. Oggi però, presi come siamo sempre più nella morsa di guerre, femminicidi e tragedie grandi e piccole d’ogni tipo, c’è qualcosa di cui non riusciamo a essere consumatori: la felicità, appunto. Proviamo a consolarci con vari palliativi, da quelli rischiosi, come le droghe, a quelli più innocui e godibili, come il cioccolato e i piaceri del palato in genere. Ma sono effimeri e dopo brevi istanti di euforia finiscono con lasciare l’amaro in bocca. L’unico rimedio possibile è rovesciare uno slogan fortunato, quello che invita a seguire la strada che va dal produttore al consumatore. La felicità però non si compra, non può essere oggetto di consumo. Bisogna imparare a produrla e a diffonderla, lavorando sulla mente, coniugando cognizione ed emozione, mantenendo in sé la curiosità dell’infanzia, le aspirazioni dell’adolescenza e le responsabilità dell’adulto, per dare continuità alla propria vita e trarre esperienza dalle età precedenti. Soprattutto bisogna disintossicare la mente, tenendo viva la fiamma dello stupore dello stato poetico, intensificato dall’entusiasmo: ci sono semi che si chiamano idee e bisogna imparare a coltivarle, frequentando luoghi che ci insegnino ad appassionarci al loro fuoco e a danzare al ritmo dell’imprevisto. Luoghi come questi ci sono, basta saperli individuare. Sono quelli che s’ispirano a una bellissima massima di George Bernard Shaw: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce la scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ci scambiamo queste idee, allora ciascuno di noi avrà due idee”. Pensate cosa può succedere se si mettono insieme decine di persone, ciascuna delle quali ha una buona idea e la scambia con quelle degli altri: forse sta qui il segreto per produrre la felicità e renderla contagiosa.
Silvano Tagliagambe (Cronista Filosofico di Aristan)
“Pensate cosa può succedere se si mettono insieme decine di persone, ciascuna delle quali ha una buona idea e la scambia con quelle degli altri: forse sta qui il segreto per produrre la felicità e renderla contagiosa.” DA CONSUMATORI A PRODUTTORI DI FELICITÀ – Editoriale di Silvano Tagliagambe (Cronista Filosofico di Aristan)