Quando vedo l’emozione e il rapimento di un turista intento ad ammirare una delle nostre meraviglie artistiche o paesaggistiche, mi assale una sorta di invidia. Vorrei essere anche io turista in un paese così pieno di capolavori.
Per quanto anche io riconosca e codifichi la stessa bellezza, la mia emozione è di “seconda mano”. Purtroppo, ci si abitua anche alla bellezza.
Quando guardo la Pietà di Michelangelo, per quanto mi ripeta che “è sempre meravigliosa come la prima volta che la vidi”, so che non è vero: certo lei è sempre meravigliosa, ma io non provo la stessa onda di commozione che provai la prima volta. E mi trovo ad invidiare tutti quelli che ancora non l’hanno vista perché possono vederla con occhi, e soprattutto con cuore, nuovi. Ma la mia invidia è vasta ed esce dai nostri confini.
Invidio chi non ha letto “Il vecchio e il mare” di Hemingway o la poesia Funeral Blues di Auden.
Chi non è mai passato davanti alla Fontana di Trevi, al finir della notte, ed ha ascoltato nel silenzio, finalmente la sua acqua parlare.
Invidio chi non è entrato nella pasticceria Pastéis de Belém, a Lisbona, per assaggiare il Pastel de Nata.
Chi non si è perso camminando tra le calle e i campielli di Venezia, possibilmente in una giornata di novembre.
Chi non ha ascoltato l’adagio di Albinoni o “Caruso” di Lucio Dalla.
Invidio chi non ha mai inseguito con lo sguardo i profili dei colli senesi.
Chi non ha visto il film “I soliti sospetti” con il più bel finale che sia stato mai scritto.
Invidio chi non ha ballato sulle note degli Earth, Wind & Fire, sentendo i pensieri leggeri come piume.
Invidio chi non ha visto il mare in certi momenti, con certe luci, e non ha pensato di voler rimanere su quella spiaggia per tutta la vita.
Invidio chi non ha visto, ascoltato e fatto tutto ciò perché può ancora farlo e provare intatta, pura ed intensa tutta l’emozione che ho provato io.
Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)
“Invidio chi non ha letto “Il vecchio e il mare” di Hemingway o la poesia Funeral Blues di Auden.” Da VORREI ESSERE UNA TURISTA – Editoriale di Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)



