Albo Valdes e la teoria del servo sciocco – DI ANTONANGELO LIORI


Editoriale (bis) del 12 ottobre 2025

Subimmo alle 3 del mattino un brusco risveglio.

Cinque secondini entrarono nella nostra cella per una perquisizione di routine.

Non c’era niente di illegale a parte le nostre coscienze pure e giuste.

Il coltellino realizzato col fondo della bomboletta – lama lunga 3 centimetri, utile a malapena per tritare l’aglio – non venne trovato.

Ci sequestrarono però il mattarello realizzato con un terzo di un manico di scopa.

“Perché?”, domandò Albo.

“Può essere un’arma”.

“Un’arma?”, rispose lui che era grasso e bolso: “Sapete che serve per stendere la pasta della pizza”.

Fecero spallucce e andarono via.

“Il servo sciocco trasforma la legge in una barzelletta”, mi disse mentre citava Zanni, e Brighella, e Arlecchino, e Carlo Gozzi, e Goldoni.

“La cremina nel caffè?”, gli domandai.

“Sì, grazie”.

“Ma tu la fai più buona, falla tu”.

E la fece.

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