Cap.22 IL PARROCO DI AUVERS


Editoriale del 25 settembre 2016

CAMPO DI GRANO CON CORVI - Vincent van Gogh

“Perché dici che quel dipinto è una visione profetica?”.
“Perché racconta quel paesaggio un attimo dopo il suo suicidio”.
“Spiegami”.
“Non è una mia intuizione, è di mio figlio Matteo. Quando era ragazzino doveva essere interrogato in “arte”e mi aveva chiesto di parlargli di van Ghogh. Gli mostrai molti dipinti: gli autoritratti, i girasoli, i paesaggi… Gli dissi che verso la fine della vita van Gogh era ossessionato dalla morte, dipingeva febbrilmente; le sue tele straripavano di colore. Gli mostrai ‘Il campo di grano con volo di corvi’ e gli dissi che quello era il suo ultimo quadro, il più misterioso. Il giorno dopo averlo dipinto era tornato in quello stesso campo e si era sparato. Matteo mi disse che era bellissimo e un po’ ‘spaventoso’ ma che non c’era alcun mistero, era tutto evidente: quello non era un volo normale, i corvi erano spaventati, stavano scappando. Per lui van Ghog aveva voluto raccontare l’immagine che il suicidio gli avrebbe negato, così era andato nel campo e aveva sparato un colpo di pistola in aria, i corvi erano schizzati via e lui aveva realizzato il dipinto. Il giorno dopo era tornato nello stesso punto e si era sparato. In realtà per Vincent van Gogh il campo coi corvi non fu l’ultima immagine della sua vita, infatti morì solo dopo due giorni. Il parroco di Auvers non volle benedire la salma perché si era suicidato”.
“Bastardo!”.
“Pensa ad atterrare!”.

Filippo Martinez
(tragediografo di Aristan)


“Le sue tele straripavano di colore ”
(da IL PARROCO DI AUVERS di Filippo Martinez)
da “Doctor Who”, serie tv della BBC

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