Che tempo c’era quando sono nato? Rivolgo spesso domande stupide all’Intelligenza Artificiale (AI), qualche giorno fa le ho mostrato il mio certificato di nascita.
“Pioveva, precipitazioni deboli o moderate, intermittenti ma diffuse. Il 1° marzo 1953 a Oristano alle ore 13 il cielo coperto, c’erano 11 ° C. Un vento forte di maestrale, con raffiche anche superiori ai 50–60 km/h, spazzava la pianura del Campidano. L’aria era fredda e limpida, segno del passaggio di una perturbazione invernale in fase di allontanamento verso sud-est.”
“Deve essere per questo che sei sempre stato così grigio e triste!”, ha detto Maria Jesus, mia moglie. “È successo qualcosa di rilevante a Oristano quel giorno, a parte la tua nascita?”
“Niente, l’AI ha passato in rassegna tutti i periodici e gli archivi, persino quello parrocchiale. Non è successo niente”.
“Un giorno come un altro, normale, normale come te Tony, se capisci cosa voglio dire”.
“Capisco, tu invece sei nata in un giorno torrido, un giorno in cui in Spagna la terra tremava, il letto in cui tua madre ti partoriva ballava e accanto a casa tua si è aperta persino una faglia in cui tuo zio Pedro è finito dentro assieme al suo cane. Ti amo perché sei una donna eccezionale”.
“Chi ti ha raccontato queste cose?”
“Me le ha dette tuo padre, l’Intelligenza Normale”.
Marco Schintu ( Ufficio Pesi e Misure di Aristan)
“Deve essere per questo che sei sempre stato così grigio e triste!”, ha detto Maria Jesus, mia moglie. “È successo qualcosa di rilevante a Oristano quel giorno, a parte la tua nascita?”
“Niente, l’AI ha passato in rassegna tutti i periodici e gli archivi, persino quello parrocchiale. Non è successo niente”. Da CHE TEMPO FACEVA QUANDO SONO NATO. Editoriale di Marco Schintu (Ufficio Pesi e Misure di Aristan)



