Ho deciso di dedicarmi al cosplaying. Inizialmente guardavo al fenomeno con scetticismo, lo consideravo una specie di carnevalata globalizzata, niente di più. Mi sbagliavo. I cosplayer non si mascherano, fanno qualcosa di molto più impegnativo e coinvolgente: si identificano nell’eroe o nell’eroina preferiti. Una volta scelto il soggetto – un supereroe del cinema o dei fumetti, un personaggio dei videogiochi o delle Anime giapponesi – il cosplayer si trasforma in quel personaggio attraverso un processo di mimesi. E così, partendo dalla progettazione-realizzazione del costume (i cosplayer professionisti realizzano da soli i costumi e gli accessori), passando attraverso lo studio della personalità, dei gusti e delle manie, tic compresi, si arriva all’interpretazione del personaggio. Alla fine del processo i cosplayer sono pronti per giocare a essere invisibili, irraggiungibili, irresistibili, invincibili, immortali.
E tutto questo da soli, in gruppo, con tutta la famiglia, bambini e cani compresi; a 18 come a 70 anni ci si ritrova nei panni, e nella testa di Ironman, dell’Uomo Ragno o del Bianconiglio, a sfilare con Wonderwoman, Ulk, la Bella e la Bestia in carne e ossa, a ballare per strada al ritmo delle colonne sonore dei più famosi film d’animazione. Entusiasmante.
Certo, mi rendo conto che è un’attività impegnativa e dedicarmici mi imporrà delle scelte, che, in realtà, ho già fatto: mi cancellerò dal circolo del Burraco, uscirò dalla chat delle amiche del Bimby e da quella del corso di spinning; rinuncerò allo Spritz del sabato con le mie amiche. Ho bisogno di tutto il tempo per realizzare il costume da Wasp per me e quello da Ant-Man per Franco, il collega che son riuscita a coinvolgere nella mia nuova passione ma che non ne vuole sentire di imparare a usare la macchina per cucire e la termosaldatrice tessile a ultrasuoni.
Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)
“Certo, mi rendo conto che è un’attività impegnativa e dedicarmici mi imporrà delle scelte, che, in realtà, ho già fatto: mi cancellerò dal circolo del Burraco, uscirò dalla chat delle amiche del Bimby e da quella del corso di spinning; rinuncerò allo Spritz del sabato con le mie amiche.”
Da DA GRANDE VOGLIO FARE LA COSPLAYER – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)



