L’hummus, ovvero lo spirito del tempo per Albo Valdes


Editoriale (bis) del 5 ottobre 2025

Iniziò Albo a raccontare la storia dell’hummus la cui prima citazione è nella monumentale opera di Kamal al-Din ibn al-Adim.

“Nella sua monumentale opera Zudbat al-ḥalab fī taʾrīkh Ḥalab (“La crema di latte nella storia di Aleppo”), Kamal parla di questo straordinario piatto arabo la cui base è crema di ceci tostati, burro di sesamo, aglio, olio di oliva, paprica e linone”.

Lo stoppai immediatamente. “Arabo un par di balle, amico mio: possiamo dire anzi che è il piatto nazionale ebraico”.

“Il contenzioso è lungo”, mi disse mescolando gli ingredienti in una zuppiera di ferro smalto, “con pochissimi e semplici elementi si crea una meraviglia per il palato”.

Mentre lui filosofeggiava e mescolava, presi una confezione di mortadella e aprii una rosetta aggiungendo una fetta sottilissima di groviera svizzera.

Albo si offese alquanto e mi domandò: “Che fai?”

“Mangio un panino con mortadella alla faccia di Kamal al-Din ibn al-Adim: quella polentina di ceci malandata non mi è mai piaciuta”, gli risposi.

Smise di mescolare.

“Lasciamene qualche fetta…”.

“Neppure per idea: ti lascio gustare quella meraviglia per il palato e mi accontento del pasto dei muratori”.

Stappai una lattina di birra analcolica (l’unica consentita in prigione): avevo sconfitto lo spirito del tempo.

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA