POMPONIO MELA, che descrisse il mondo


Editoriale del 18 gennaio 2017

pomponiomela

Chiudo con commozione la Chorografia di Pomponio Mela, sulla quale mi sono soffermato tanti anni per cercare di comprendere in che modo possa essere realizzata la costruzione del mondo.
Nacque costui in un luogo remoto, dove ora è Gibilterra e prima le Colonne d’Ercolo, ultimo scoglio verso la fine del conosciuto, in epoca imprecisa fra l’apoteosi di Ottaviano e l’impero di Claudio.
E navigò senza spostarsi mai costruendo un mappamondo nel quale mise insieme ciò che sino ad allora era noto: tutte le terre attorno a questa grande vasca d’acqua calda che è il Mediterraneo.
Descrisse ciò che non vide con maniacale dovizia.
E la sua scrittura è semplice ma limpida, come goccia che scorre nella vita.
Tanta fu la sua perizia che il suo libro divenne per molti secoli un manuale scolastico, grazie al quale i giovani potevano vedere ciò che mai lui vide.

Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)


Descrisse ciò che non vide con maniacale dovizia.E la sua scrittura è semplice ma limpida, come goccia che scorre nella vita.
(da POMPONIO MELA – che descrisse il mondo, editoriale di Antonangelo Liori)
da L’arte della commedia di Eduardo De Filippo

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