Nel 1800 l’Accademia Perduta contava numerosi appassionati di Entomologia. Tra questi Miguel Lopez merita un posto d’onore per aver creato il prestigioso Istituto Entomologico di Aristan Discendente di un’antica ricca famiglia andalusa, a vent’anni Miguel ereditò un’immensa fortuna in beni immobili e soprattutto in opere d’arte. Però, quadri e statue lo lasciavano indifferente, la sua passione erano gli insetti. Fu uno dei primi naturalisti a scoprire l’importanza delle venature alari per il riconoscimento e la classificazione delle specie; e ottenne numerosi riconoscimenti in ambito internazionale per le sue ricerche sui ditteri (mosche e zanzare), in particolare sui moscerini della frutta.
Le passioni sono il motore della creatività e della felicità, però, hanno i loro limiti: riducono l’oggettività nell’attribuire un valore alle cose. Miguel fece due donazioni all’Archivio dell’Oblio; ai loro Protocolli d’Entrata erano allegate delle presentazioni di diverso tenore. Una magnificava la donazione definendola come “prezioso contributo all’inarrestabile marcia del progresso scientifico”; l’altra si limitava a una scarna descrizione: “quadro a olio”. La prima donazione era una raccolta di 20000 ali di moscerini della frutta, perfettamente catalogate con dettagliate schede di accompagnamento. La seconda donazione era un sublime dipinto firmato Velàzquez.
Carlo M.G.Pettinau
(Archivista dell’Oblio)
La prima donazione era una raccolta di 20000 ali di moscerini della frutta, perfettamente catalogate con dettagliate schede di accompagnamento. La seconda donazione era un sublime dipinto firmato Velàzquez.
(da SOPRATTUTTO MOSCERINI editoriale di Carlo M.G. Pettinau)
da Il bandito delle undici (Pierrot le fou 1965) diretto da Jean-Luc Godard, con Jean Paul Belmondo
