SOPRAVVIVERE ALL’AFGHANISTAN


Editoriale del 24 novembre 2021

“Non accetterò un no su qualcosa che può evitare il suicidio di esseri umani”.
È la frase pronunciata durante un’intervista dal veterano dell’esercito degli Stati Uniti Jose Martinez, uno dei più attivi sostenitori della campagna per la legalizzazione delle droghe psichedeliche per uso terapeutico. Gli esseri umani ai quali si riferisce Jose Martinez sono i soldati ritornati dalle missioni in Iraq o in Afghanistan con devastanti forme di PTSD (psicosi di guerra) che non riescono a curare. Non con le terapie tradizionali. Il problema è grave ed è noto: dall’11 settembre 2001 a oggi sono più di 30.000, 1.500 all’anno, 4 al giorno, i reduci dall’Iran e dall’Afghanistan che si sono tolti la vita per l’impossibilità di tollerare lo stress post traumatico (quattro volte i morti sul campo). È soltanto grazie alla psilocibina, sostanza ricavata dai funghi allucinogeni, che l’ex artigliere Martinez, 33 anni, rientrato dalla missione in Afghanistan senza le gambe e senza il braccio destro, riesce a sopportare i dolori lancinanti, a placare l’istinto suicida e a concentrarsi su quello che di buono la vita può ancora offrigli. Ma l’uso della psilocibina, fa di Jose Martinez e di tutti gli altri ex militari che cercano sollievo in quella sostanza, dei fuorilegge. L’estremo sberleffo da parte dello Stato che per motivi di sicurezza nazionale, li ha spediti dritti all’inferno, per sempre. La popolarità dei reduci, però, è enorme negli USA e le storie di Jose Martinez e degli altri veterani colpiti dalle psicosi di guerra hanno scosso l’opinione pubblica, e anche la classe politica. Sarà dura per i membri del Congresso continuare a votare contro la liberalizzazione degli allucinogeni con la scusa dei rischi di assuefazione e dei danni alla salute che il loro uso prolungato potrebbe causare. Infatti sembra che legge per la legalizzazione per usi terapeutici della psilocibina e di altre sostanze psichedeliche negli Stati Uniti possa essere approvata entro il 2023. Altre 3000 vittime e poi, forse, basta.

Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)

“Dall’11 settembre 2001 a oggi sono più di 30.000, 1.500 all’anno, 4 al giorno, i reduci dall’Iran e dall’Afghanistan che si sono tolti la vita per l’impossibilità di tollerare lo stress post traumatico.”
Da SOPRAVVIVERE ALL’AFGHANISTAN – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)

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