Inutile cincischiare, l’estate è bella che finita, puntate bene il naso sull’ombelico per vedere come gli ombrelloni chiusi e le brezze nelle spiagge a sera v’entrano nel cuore come paletti di frassino, “aprile è il mese più crudele”…minchiate! Settembre è la lapide su tutte le illusioni del corpo e dello spirito (per regalo voglio un harmonizer /con quel trucco che mi sdoppia la voce), siamo uomini e donne di riviera, io ricorderò le cavalcate sulla Poderosa B nel deserto del meriggio, e un ottuagenario al mare che vestiva l’adulto figlio disabile, una mano nella manica poi l’altra, trecento volte la pietà di Michelangelo perché di fragile carne quotidiana (fare il bagno al largo/per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni) e i molti, moltissimi Negroni sbafati mentre tutto il mondo passa per le vie del centro e la gloriosa inappartenenza della navigazione e un rigo di Camus- mi ribello, dunque siamo- una pisciata da ubriaco sulle dita tese e spumose della risacca che non scaricavo dai vent’anni, quando la luna bagna la notte tutta in un battesimo e il tempo non c’è, finalmente non c’è (si bruciavano le gomme di automobili), ma soprattutto ricorderò il momento in cui la canzone è esplosa fra i ballanti e nella folla ho visto mia madre, aveva diciotto anni e una collana di chicchi d’ambra diafani e un vestito giallo e tutto era ancora da decidere, la vita stessa, il cuore che batte, bisogna far battere il cuore ti dico (stile balneare/ con il salvagente per paura di affogareeeeeeee)ma io volevo conoscerla nell’impiastro delle anche esultanti (mi ricorda l’olio di Tahiti) ridere a mia madre bambina e al tempo che fugge e ritorna sempre uguale e invece li perdo, il giallo se lo inghiotte l’erotico vuoto danzante. E forse è meglio così. E comunque non ci potete far nulla.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
COGLI L’ATTIMO
…fare il bagno al largo/per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni (da UN’ESTATE AL MARE, editoriale di Luca Foschi)