Dallo scorso agosto Netflix ha messo a disposizione dei suoi utenti una Watchlist astrologica; vale a dire l’elenco dei programmi “adatti” ai vari segni zodiacali. Tutto, dicono i giornali, per venire incontro alle esigenze del pubblico più giovane, quello della Generazione Z. Proprio così: i nativi digitali, iperconnessi, campioni del multitasking, impegnati nel sociale e nelle battaglie ambientaliste sono appassionati di oroscopi. Anzi, fanatici, se è vero che applicazioni come Co-Star, The Pattern, in grado di offrire oroscopi personalizzati rendendo l’astrologia accessibile e attraente per i giovani tecnologicamente dipendenti, hanno fatturato nel 2019, nei soli USA, 40 milioni di dollari. Briciole rispetto ai 12,8 miliardi di dollari incassati a livello mondiale nel 2021 dal mercato dell’astrologia. Miliardi che secondo un articolo pubblicato da Allied Market Research diventeranno 22,8 entro il 2031.
Chi se lo sarebbe mai aspettato? Da argomento relegato alle (ultime) pagine delle riviste femminili e alle trasmissioni televisive del mattino destinate a casalinghe e pensionati, l’astrologia trova oggi spazi sconfinati sui social, dove pullulano astrologi e cartomanti come neanche nel Medioevo e nel Rinascimento.
E io che per tutta la vita raramente ho dichiarato il mio interesse per l’astrologia per non espormi al rischio di giudizi negativi. E guai a cercare di precisare che non credevo agli “oroscopi del giorno”, a cercare di darmi un tono citando Jung, i suoi studi sull’astrologia e la sua teoria basata non sulla causalità ma sulla “sincronicità” tra fatti che avvengono nel cielo astrologico e quelli che avvengono nel cielo psichico. “Capirai, Carl Jung, piccolino il visionario!”, era il commento. E il sospetto di dabbenaggine credulona restava.
Ora invece l’astrologia è diventata un fenomeno di massa tra i più giovani che vi cercano una forma di spiritualità alternativa alla religione non più partecipata, un modo per riflettere su se stessi e trovare un senso cosmico alla propria esistenza. E Carl Gustav Jung, con il suo interesse per le mistica, con teoria della sincronicità, è diventato il profeta della spiritualità e della mistica per la generazione Z , e Tik Tok è pieno di discepoli di Jung che predicano il suo verbo. A volte massacrandolo. Ma questo è il rischio che si corre con i predicatori di tutti i tipi.
Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)
“ Proprio così: i nativi digitali, iperconnessi, campioni del multitasking, impegnati nel sociale e nelle battaglie ambientaliste sono appassionati di oroscopi. Anzi, fanatici…” Da Z come Zodiaco – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)