VICINI DI CASA


Editoriale del 5 aprile 2019

“Dove stai andando con quel martello?” – “Sto andando a dirne quattro al vicino” – “Aspetta, vengo con te. Ma questa motosega a batteria funziona?”. Prima di comprare casa sarebbe bene prendere informazioni in caserma sui vicini. Sono notizie più importanti di metri quadri e rifiniture. Perché se va male troviamo uno che ci fa i dispetti, si lamenta per porte di ascensore secondo lui sbattute, acqua che cola, per di più verso il basso, per panni stesi, per feste sino a tarda notte ovviamente a tutto volume, ma anche per un parcheggio e una pallina di ping pong che cade rimbalzando più volte.
Nelle barzellette si batteva il bastone al soffitto e spesso bastava. Ci si rendeva conto che si stava disturbando. Ora si va al piano di sopra a protestare con una pattadese (coltello) neanche autentica, senza il manico in corno. I bambini adesso gridano tutti, quando parlano. Per superare la voce dei genitori che discutono e parlano, sollevano il volume dei Simpson o di Goldrake, i genitori sollevano la loro voce senza rendersene conto, i bambini gridano più forte ancora, il volume del televisore viene sollevato ulteriormente e il babbo non si accorge che sta gridando a squarciagola per dire magari una frase banale che non interessa a nessuno: “Sta facendo proprio un inverno caldo quest’anno!”. Dopo la quale si ha un silenzio meditativo di almeno una ventina di secondi, prima di riprendere. Questo succede in ogni singolo appartamento di un palazzo.
Si dovrebbe predisporre una sorta di orario condominiale, come nei monasteri, per fare chiasso o godere dei momenti di silenzio tutti insieme: il momento della preghiera, del pranzo, dell’ascolto del televisore, e di altro. Uno, ma non è il solo, è arrivato a prendersela col cagnetto del vicino. Solo che si era lamentato sulle scale, proprio il giorno in cui il padrone lo stava riportando a casa. Un altro è arrivato a sparare contro ignoti. Un altro ancora cambia subito casa, alle prime avvisaglie. Può essere che sia colpa della densità abitativa delle città, delle eccessive sollecitazioni a cui siamo sottoposti in qualsiasi momento della giornata. Ma secondo alcuni siamo già predisposti, da tanto tempo: Homo omini lupus.

Nino Nonnis (Sa Cavana di Aristan)

“Dove stai andando con quel martello?” – “Sto andando a dirne quattro al vicino” – “Aspetta, vengo con te. Ma questa motosega a batteria funziona?”. Prima di comprare casa sarebbe bene prendere informazioni in caserma sui vicini (da VICINI DI CASA – Editoriale di Nino Nonnis)

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