“Ho imparato a cucinare perché mamma morì quando avevo 3 anni e quindi non ho mai potuto godere del profumo della sua cucina”, mi disse Albo mentre preparava le polpette di carne. “così ho cercato di ricostruire profumi a me grati”.
Lui preparava le polpette e io le giravo nel pan grattato.
“Invidio chi ha mangiato al desco della propria madre”, aggiunse.
Io un po’ lo ascoltavo e un po’ no.
Misi in bocca una polpetta cruda e non compresi cosa mancasse.
Poi una seconda. E ancora non compresi.
La terza tutto mi svelò
“Hai esagerato con l’aglio”, gli dissi: “Pensavo mancasse qualcosa invece era il contrario: qualcosa abbonda”.
E inghiottii la quarta.


