ANGELI CUSTODI, ARCANGELI E MILTON FRIEDMAN


Editoriale del 26 febbraio 2020

Nel Medioevo i riti di tipo carnevalesco avevano un ruolo enorme nella vita dell’uomo. L’elezione, per il periodo della festa, di re e regine “per burla” sanciva l’idea che in quei giorni la realtà fosse capovolta, caratterizzata dall’abolizione di tutti i rapporti gerarchici, dall’affermarsi del regno utopico dell’universalità, della libertà, dell’uguaglianza e dell’abbondanza. Veniva così a imporsi quel particolare tipo di linguaggio e di comportamento, contraddistinti dal fatto di essere liberi dalle regole non carnevalesche e dalla stessa decenza. Era come se l’inferno venisse sdoganato e l’uomo fosse libero di trasgredire senza pagare pegno.

Verso la metà del Cinquecento a Venezia l’iniziativa di un giovane acrobata turco il quale riuscì, aiutato solo da un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco, camminando sopra una lunghissima fune che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta, e nella discesa, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge, diede inizio alla tradizione del “volo dell’angelo”, che si celebra ancor oggi, per sancire la rivincita del paradiso sull’inferno e il ripristino dei valori tradizionali.

Oggi il carnevale ha perso gran parte del suo significato simbolico e peraltro di sdoganare l’inferno non sentiamo proprio il bisogno, visto la presenza, tutt’altro che marginale, dei suoi valori nella nostra vita quotidiana. È però rimasto il bisogno dell’angelo per accompagnarci e assisterci nel volo verso il cielo, al quale rivolgiamo costantemente i nostri occhi, a mo’ di silenziosa preghiera. Questa sua presenza che sentiamo necessaria è celebrata dai 139 dipinti e dalle 48 voci di angeli custodi evocati da 36 medium di un libro di Filippo Martinez, autore degli splendidi quadri, delle cronache angeliche, delle microbiografie e medium di dieci angeli. Ci sono libri da leggere e libri che insegnano a leggere: ‘Angeli custodi, Arcangeli e Milton Friedman’ appartiene alla seconda categoria. Insegna a leggere le nuvole, a raccogliere disperatamente il miele del visibile, per custodirlo nel grande alveare dell’invisibile, per dirla con Rilke. Insegna a volare, tra gli angeli e gli arcangeli, mantenendo i piedi per terra e inorridire di fronte alle teorie economiche di Milton Fiedman e alle loro conseguenze. Insomma, è un miracolo: quel miracolo che si chiama uomo, un essere dalla doppia vita, un anfibio che vive in due mondi che si contraddicono l’un l’altro.

 

Silvano Tagliagambe (Iconologo di Aristan)

 

È però rimasto il bisogno dell’angelo per accompagnarci e assisterci nel volo verso il cielo, al quale rivolgiamo costantemente i nostri occhi, a mo’ di silenziosa preghiera. Questa sua presenza che sentiamo necessaria è celebrata dai 139 dipinti e dalle 48 voci di angeli custodi evocati da 36 medium di un libro di Filippo Martinez, autore degli splendidi quadri, delle cronache angeliche, delle microbiografie e medium di dieci angeli. Ci sono libri da leggere e libri che insegnano a leggere: ‘Angeli custodi, Arcangeli e Milton Friedman’ appartiene alla seconda categoria. Insegna a leggere le nuvole, a raccogliere disperatamente il miele del visibile, per custodirlo nel grande alveare dell’invisibile” Da ANGELI CUSTODI, ARCANGELI E MILTON FRIEDMAN – Editoriale di Silvano Tagliagambe (Iconologo di Aristan)

 

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