I DATTERI DEL SULTANO


Editoriale del 14 settembre 2016

Datteri

L’ultima indicazione della Caccia al Tesoro Biffi era semplicemente “I datteri del Sultano”. Né io, né Paolo Putzu avevamo la minima idea di cosa significasse; quindi ci ripromettemmo di chiedere in giro (praticamente a caso). Per quanto inverosimile, tornato in Archivio, seppi subito qualcosa dalla più anziana delle Ancelle dell’Oblio: da bambina aveva mangiato quei datteri e, per di più, ne aveva conservato il contenitore. Mi fece vedere una scatolina con la scritta “Datteri del Sultano” e la figura di un paesaggio essenziale: una montagna nera troncoconica isolata in un deserto giallo; purtroppo l’etichetta con il luogo di produzione era illeggibile. Mi feci prestare la scatolina, telefonai a Paolo e insieme andammo a fare visita al Generale Altamira, comandante delle forze aeree di Aristan; chi, meglio di lui, ci avrebbe potuto potuto dare indicazioni sulla geografia di Aristan? Infatti il Generale riconobbe la montagna nel deserto e ci suggerì la lunga strada da percorrere. Nel viaggio cambiammo quattro scomodissimi mezzi di trasporto. Arrivammo ai piedi del monte in groppa di cammello; in preda a una forte nausea da mal di mare. Dopo esserci ripresi, decidemmo di arrampicarci fino alla cima. La montagna era un vulcano spento, e la grande conca del cratere, con un lago sul fondo, si era trasformata in una lussureggiante oasi piena di palme. Assaggiammo alcuni datteri (squisiti!) e girammo per l’oasi alcune ore, alla ricerca di qualche indizio. Infine, accaldato, sfinito e scoraggiato mi accasciai all’ombra di un palmizio. Paolo invece si spogliò e si tuffò nel lago dall’acqua incredibilmente limpida. Dopo un po’ tornò a riva sorridente; reggeva tra le braccia una grossa pietra piatta su cui era incisa una scritta: BIFFI, ARCHIVIO DELL’OBLIO.

Carlo M.G.Pettinau
(Archivista dell’Oblio)


Assaggiammo alcuni datteri (squisiti!) e girammo per l’oasi alcune ore, alla ricerca di qualche indizio.
(da I DATTERI DEL SULTANO editoriale di Carlo M.G. Pettinau)
I datteri fanno male – da I predatori dell’Arca Perduta (1981 diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia cinematografica di Indiana Jones. Con Harrison Ford

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