Che cosa sono le fantomatiche “tossine” che maschere facciali, tisane o beveroni “detox” ci permetterebbero di eliminare? Nessuno è in grado di dirlo, di quantificarle, di dargli un nome e un destino. Niente di più vago. Si assume un intruglio detox con lo stesso animo con cui un peccatore riceve un’indulgenza plenaria: chi ci crede si libera da tutto ciò che gli avvelena l’animo. Secondo eminenti storici della medicina, nel XVII secolo i trattamenti medici scacciavano il male proprio come ora i prodotti detox scacciano le “tossine”. L’industria detox è in crescita esponenziale. Ha capito che il mondo è pieno di gente distrutta dai sensi di colpa, intossicata dal tabacco e dall’alcol, ingozzata e ingrossata come il suo fegato. E allora che compri frullatori e centrifughe, che beva litri di succhi di erbe o di frutta rigorosamente bio, di stagione e a kilometro zero. Non è detto che i benefici superino i rischi, aumenta il numero di persone ricoverate dopo essersi sottoposte a questo tipo di trattamenti. Per il momento i succhi sono coloratissimi, le tossine che dovrebbero eliminare trasparenti. Come l’aria fritta.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
Che cosa sono le fantomatiche “tossine” che maschere facciali, tisane o beveroni “detox” ci permetterebbero di eliminare? Nessuno è in grado di dirlo, di quantificarle, di dargli un nome e un destino. Niente di più vago…