ESSERE UN MENDICANTE POETA


Editoriale del 2 maggio 2013

Nel tragitto ufficio-caffè incontravo uno strano mendicante: un uomo robusto, dritto in piedi e con lo sguardo perso nel vuoto. Con le mani rivolte verso l’alto continuava a ripetere con una voce da tenore: “FATE LA  CARITA’!!”. Più che una richiesta era un’esortazione.  Una mattina dopo averlo superato, mi fermo e torno indietro. “Lei ha una bella voce,  dovrebbe utilizzarla meglio, anziché ripetere sempre la stessa cosa potrebbe recitare frasi più interessanti”, e lui per niente stupito: “E cosa posso dire?”. “Va bene se gliele scrivo io?”, chiesi; rispose che andava bene. Così stampai a caratteri leggibili anche a distanza su fogli plastificati per reggere alla pioggia alcune frasi tratte da film. Ne ricordo due: Avvampando gli angeli caddero; profondo il tuono riempì le loro rive, bruciando con i roghi dell’orco. FATE LA CARITA!! (da Blade Runner ). L’altra da  The Million Dollar Hotel: L’ amore non potrà mai essere descritto alla maniera del cielo, o del mare, o di qualsiasi  altro mistero e subito dopo FATE LA CARITA’!!
Le prime prove non furono molto incoraggianti. Eliminammo alcune parole come “Avvampando”, facevamo qualche prova al mattino quando ci incontravamo ma ancora non si sentiva sicuro di lanciarsi da solo nella performance. Poi, come sempre nella vita, c’è il momento della separazione; io non sono più potuto andare a prendere il caffè in piazza del Carmine e quando mi è capitato di tornarci non l’ho più trovato. Quindi se sentite per strada “E gli angeli caddero, FATE LA CARITA!!’” sapete chi è il responsabile.

Piergiorgio Mulas

COGLI L’ATTIMO

 

da Che vita da cani! (1991) diretto e interpretato da Mel Brooks

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