Le opinioni sull’utilità e sulla pericolosità degli inceneritori (o meglio, termovalorizzatori) sono quanto mai variegate, mutevoli, interessate, spesso fondate su dogmi e pregiudizi. Non si era ancora sentito dire però, come ha fatto il vicepresidente del consiglio Di Maio, che gli inceneritori sono “vintage”, “come le cabine telefoniche”. Ci sarebbe da credergli se la Campania non smaltisse gran parte dei suoi rifiuti negli inceneritori del Nord. Non sarà che a essere vintage sia la concezione della scienza e della tecnica che ha il governo, improntata alla diffidenza, alla presunzione, senza futuro, senza speranze? Giusto per stare nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti e senza mettere in discussione la validità della gestione integrata, gli inceneritori non sono più quelli di una volta. Da pochi anni, ad esempio, esiste una tecnologia inventata dalla NASA che si chiama “torcia al plasma”. Si smaltiscono i rifiuti portandoli ad altissime temperature, producendo energia senza generare le scorie e le sostanze tossiche che tanto preoccupano il vicepresidente. Gli impianti che nel mondo la utilizzano per il momento sono molto pochi, considerando i costi elevati. Non sto dicendo che la torcia al plasma sia la soluzione del problema, ne parlo solo per segnalare che la scienza va avanti. Restano al loro posto invece la mafia e i rifiuti accumulati sulle strade.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
Le opinioni sull’utilità e sulla pericolosità degli inceneritori (termovalorizzatori) sono quanto mai variegate, mutevoli, interessate e spesso fondate su dogmi e pregiudizi” (da GLI INCENERATORI VINTAGE, editoriale di Marco Schintu)
