IL NOBEL PALPEGGIATO


Editoriale del 8 maggio 2018

Per la prima volta, dal 1901 quando è stato istituito, il Premio Nobel per la Letteratura quest’anno non sarà assegnato. E sapete perché? Perché 12 anni fa, nel 2006, pare che il fotografo francese Jean-Claude Arnault abbia “palpeggiato” (scrivono proprio così) nientepopodimenoche la principessa Victoria di Svezia. E chi è Arnault? Un membro dell’Accademia che fa parte della giuria che aggiudica il Nobel? No, è il marito della poetessa Katarina Frostenson, che all’epoca era membro dell’Accademia e da qualche anno non più. Cosa ci combina, avrebbe detto mia nonna? Non abbiamo niente contro il movimento Me Too e, anche se avessimo qualcosa, non oseremmo mai criticarlo, essendo maschi, vista l’aria che tira, perfino ad Aristan (dopo l’ineccepibile editoriale di Filippo Martinez, ironico e delicato come non credevamo fosse capace). Ci permettiamo appena di gemere sommessamente per il destino crudele di Kevin Spacey (sbianchettato da Ridley Scott) e per il timore che blocchino l’uscita del nuovo film di un genio come Woody Allen. Però Weinstein ci sta decisamente antepatico (con la e, come avrebbe detto sempre mia nonna) e invochiamo punizioni severe anche contro il fotografo che ha biecamente palpeggiato la principessa. Ma forse neppure Asia Argento vorrebbe la cancellazione del Premio Nobel. Prendete il palpeggiatore, cacciatelo da tutte le scuole del regno, frustatelo, mettetelo in galera e buttate via la chiave, vengo anch’io a dargli un pattone urlandogli in faccia “vergogna, maiale!” e poi passo dalla principessa con un mazzo di rose, però cosa ci combina la letteratura? Che senso ha non assegnare il premio dodici anni dopo che un fotografo, marito di un’ex-giurata, ha palpeggiato il palpeggiabile? Buon per noi che, a consolarci di queste scandalose molestie sessuali colpevoli di far saltare il Nobel a novembre, arriva la notizia che a dicembre torneranno insieme, per il cinepanettone di Natale, Christian De Sica e Massimo Boldi, palpeggiatori emeriti e ad honorem in decine di film pecorecci. Se abbiamo culo, non è impossibile che entro l’anno si riuniscano anche Al Bano e Romina. Una coppia inossidabile, salutare antidoto da Cellino San Marco ai molestatori maiali di Stoccolma.   

 

Fabio Canessa 

Buon per noi che, a consolarci di queste scandalose molestie sessuali colpevoli di far saltare il Nobel a novembre, arriva la notizia che a dicembre torneranno insieme, per il cinepanettone di Natale, Christian De Sica e Massimo Boldi, palpeggiatori emeriti e ad honorem in decine di film pecorecci (da  IL NOBEL PALPEGGIATO, editoriale di Fabio Canessa)

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