Oggi dovrei studiare ma non ci riesco. Mi sono svegliata per il rumore della pioggia che batteva violenta sulla tapparella, e prima ancora di alzarmi dal letto ho letto il messaggio di mio padre in cui mi diceva che anche Francesco Di Giacomo se n’è andato. Solo quattro mesi dopo Lou Reed. Allora ho aperto il Corriere, ho letto dello scontro frontale e alla tristezza si è aggiunta la rabbia. Rabbia che è aumentata quando sono andata avanti con le notizie e ho visto che il figlio di De Andrè sta cantando a Sanremo. Povera musica.
Mi chiedo se oggi nel mondo stia nascendo qualcuno che diventerà un grande poeta e cantante come lo è stato Di Giacomo, mi chiedo in quanti fra cinquant’anni ascolteranno i dischi del Banco del Mutuo Soccorso.
Svegliate Di Giacomo, non lasciategli “dormire questo sonno”. Ascoltate la sua voce così che il mondo sembri meno vuoto. Anche se avete vent’anni e una canzone come “In volo” nel 2014 non va di moda. Anche io vi dico: ve ne prego.
Raffaella Mulas
(Studentessa fuorisede di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Banco del Mutuo Soccorso (1972) la canzone Requiescant in pace cantata da Francesco Di Giacomo