THAT'S LIFE


Editoriale del 14 ottobre 2019

Vi propongo l’immersione in un’opera d’arte. Per la verità sono tre opere d’arte distinte, di autori diversi, ma io vi invito a considerarle come se fossero una sola. Se seguirete scrupolosamente le mie tappe di sprofondamento non credo che sarete delusi. Sentirete pulsare la mente di un criminale folle. È un esempio di come l’arte possa essere sublime anche quando racconta l’abominio. Perché l’arte è il nostro più efficace strumento di riscatto, la nostra via più sicura verso la trascendenza.

Ma veniamo al dunque: JOKER. È lui l’oggetto di questa immersione; uno dei nemici più complessi e immaginifici di Batman, l’uomo-pipistrello – al secolo Bruce Wayne -, che operando fuori dalla legge protegge Gotham City.

La prima tappa è “Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan, con uno stupefacente Heath Ledger nella parte di Joker; un film bellissimo, gotico, fedele all’elegante clima dark del fumetto originario. Per inquadrare il Joker ecco una battuta che il maggiordomo (Michael Caine) rivolge al suo padrone, Batman (Christian Bale): “Con tutto il rispetto signor Wayne, certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare né dominare, con loro non si ragiona e non si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo.”

È un film che avete già visto? Fa niente, se volete seguire questo percorso guardatelo nuovamente.

La seconda tappa è la canzone “That’s life” interpretata da Frank Sinatra; ma attenzione, dovete ascoltarla mentre guardate il video in bianco e nero nel quale un giovane col cappello ogni tanto, controluce, esegue alcuni passi di danza. Non ho prove documentali ma vi giuro che Todd Philliph, regista, cosceneggiatore e produttore di “Joker” è lì che ha trovato la chiave poetica per il suo film.

La terza e ultima tappa è, appunto, “Joker”, prequel de “Il Cavaliere Oscuro”. In questo spazio lo ha già recensito benissimo Fabio Canessa, consiglio solo di guardarlo senza indugiare sulla regia magistrale, sul montaggio perfetto, sull’interpretazione stellare di Joaquin Phoenix,  ma semplicemente abbandonandovi ai percorsi teneri e brutali di Arthur Fleck, il Joker, mentre la sua mente brucia.

“That’s life, funny as it seems”. “Questa è la vita, buffa come sembra”, canta Frank, mentre il ragazzo danza controluce.

 

Filippo Martinez

(Storico dell’arte)

 

“That’s life, funny as it seems”. “Questa è la vita,  buffa come sembra”, canta Frank, mentre il ragazzo danza controluce. – Da THAT’S LIFE – Editoriale di Filippo Martinez (Storico dell’arte)

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