METALUPO E METÀ BUFALA


Editoriale del'11 aprile 2025

Nei giorni scorsi, è stato annunciato che la società statunitense Colossal, ha riportato in vita l’enocione, specie di lupo vissuta nel Pleistocene, estinta circa 13.000 anni fa e resa celebre dalla serie Trono di spade, con il nome di metalupo.

Leggendo bene però si scopre che non si tratta di una clonazione di una specie estinta, ma più semplicemente (pur con procedure complicate e costosissime) della produzione di lupi odierni con alcuni geni modificati, ossia un lupo OGM dalle sembianze simili al metalupo. Sempre più scettica, vado a curiosare nel sito della Colossal e mi trovo davanti un’azienda che, con toni alla Jurassic Park, dichiara che “L’estinzione è un problema colossale che il mondo deve affrontare. E Colossal è la società che sta per risolvere il problema”.

Poi sempre con toni da epopea spilberghiana continua “Con la genetica ci sforziamo di far ripartire il battito cardiaco ancestrale della natura. Per vedere il mammut che tuona ancora una volta nella tundra…”.

Se non ci fosse da piangere, sarebbe anche divertente.

Pensare di risolvere l’enorme dramma dell’estinzione attuale, che porta alla scomparsa di circa 30.000 specie all’anno, con la clonazione del metalupo o del mammut è come pensare di curare un uomo che è saltato su una mina, offrendogli una camomilla. 

Ammesso che si riesca a clonare il metalupo, o il mammut, cosa ce ne facciamo dopo? Li reinseriamo in un ambiente che ne ha fatto a meno per migliaia di anni, dove creerebbero dei danni enormi alle specie attualmente presenti?

Ma l’aspetto peggiore è la visione bipolare di tutta l’operazione. Nello stesso paese, gli Stati Uniti, da una parte si cerca di riportare in vita il metalupo e dall’altra è consentito sparare ai lupi grigi dagli elicotteri o uccidere i cuccioli nelle tane con i lanciafiamme.

Nel Nord America, prima della colonizzazione degli europei, vivevano indicativamente 2 milioni di lupi grigi. Dopo una persecuzione sistematica si arrivò negli anni ’70 quasi all’estinzione. Attualmente grazie ad una politica di salvaguardia la popolazione di lupi grigi statunitense si aggira sui 6000 esemplari, che però sono tutto fuorché’ al sicuro, visto che l’amministrazione Trump (perché non sono sorpresa?) ha tolto questa specie dall’elenco delle specie protette.

Mi domando, perché invece di cercare di riportare in vita specie estinte, non si concentrino gli sforzi per proteggere quelle ancora esistenti?

Continuando così, un domani, i nostri nipoti avranno l’imbarazzo della scelta tra gli animali che non abbiamo saputo proteggere e che dovranno riportare in vita, giocando a dama con Dio, con esperimenti tanto seducenti quanto inutili.

Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)

“Nei giorni scorsi, è stato annunciato che la società statunitense Colossal, ha riportato in vita l’enocione, specie di lupo vissuta nel Pleistocene, estinta circa 13.000 anni fa e resa celebre dalla serie Trono di spade, con il nome di metalupo.” Da METALUPO E METÀ BUFALA – Editoriale di Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)

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