Toccate, miei gentili compagni di sadismo, toccate la febbre di Eliud Magut, le costole affilate nella fatica, l’incedere di antilope sbranata, il succo alcalino dei pori, olocausto minimo nella notte delle fibre, invisibile e profondo come l’anima della Terra. Ascoltate gli stertori secchi dell’agonia, annusate il rancido dello scroto, la risacca meccanica che batte e si ritira sui denti, batte e si ritira dai denti: la dolcezza nuziale del corpo che tracolla. A Padova il 28 aprile Eliud corre per il terzo posto nella maratona. Manca un chilometro, forse meno per i 600 euro previsti dal premio. E allora si solleva dal pavet, s’aggrappa alle voci straniere, ai tavolini dei bar sotto il colonnato, allo schiocco degli applausi e allo straccio grigio del cielo. È la voglia oltre la voglia, la distruzione di grazia e armonia, il ricamo metabolico del sacrificio. Con 600 euro in Kenya posso pagare l’affitto e forse una collana di bianche perle fasulle per il suo petto di cioccolata e posso correre ancora attraverso i pianori erbosi e i fiumi azzurri e l’orgoglio di mamma e lo schiamazzo degli amici in festa, questa bella Europa è un teatro freddo di vittoria, la memoria di nonno e gli inglesi e i loro gli stiletti, ma un terzo posto è un terzo posto, cazzo, e allora posso costringere queste gambe ciottolo dopo ciottolo, posso strisciare, scalare questo mosaico orizzontale di dolore non è il denaro, non più, questo breve martirio è una candela accesa nell’indifferenza di dio, il toro che vacilla nell’arena, la scia veloce d’ombra che sulla terra le nuvole regalano alla storia. Quando Eliud collassa mancano 200 metri al traguardo. Ipoglicemia e disidratazione diranno i medici. “Una scena che non vorremmo mai più rivedere”, scrivono in tanti nel mondo podistico. I soliti, pavidi idioti che scrivono le leggi e governano le cose. Io da oggi ho un fratello in più, perché lo sport è fame e consunzione, limite, sogno, delirio, amore e morte. Naturalmente, guerra.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
COGLI L’ATTIMO
Eliud Magud non termina la Maratona del Santo. Padova 2014