La vita di Nelson Mandela basterebbe da sola. Un uomo così avrebbe potuto permettersi di dire cose ovvie. Come Stevie Wonder: con quella voce sublime e quella musica trascinante, non abbiamo mai fatto caso ai suoi testi, che sono banali. Così Mandela avrebbe potuto pronunciare, in quel memorabile 1994, un discorso di insediamento modesto e ci avrebbe commosso lo stesso. Invece sentite che cosa disse: “La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite: è la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: ‘Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?’. In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo figli di Dio”. Porca miseria, abbiamo atteso queste parole da intellettuali, vescovi, papi, filosofi, santi, poeti e navigatori. Invano. Ci voleva un novantacinquenne (che però era quasi un sessantacinquenne, visto che circa trent’anni li ha trascorsi in carcere) per rivelare agli uomini la loro natura regale e mortificare la finta umiltà di chi si crogiola nella mediocrità perché ha paura di essere migliore di come è. Radice di ogni vigliaccheria e pigrizia, schermo moralista e borghese della pusillanimità. “Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo”, continuò l’Invictus, celebrato da Clint Eastwood in un gran film, “non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi in modo che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi”. Da oggi le sue parole saranno incorniciate in una lapide di marmo di Carrara, che rimarrà appesa all’ingresso del Liceo Quijote, accanto a quella che riporta l’ultimo stupefacente discorso di Steve Jobs, che ordina ai giovani “Siate affamati, siate folli”. Si invitano tutti i docenti a far imparare a memoria ai loro studenti anche la divina omelia di Mandela, con la nobile chiusa: “Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini: siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi”.
Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan
COGLI L’ATTIMO
da Invictus – L’invincibile (Invictus 2009) diretto da Clint Eastwood. Nelson Mandela è interpretato da Morgan Freeman