NOSTALGIA DEI PUNTINI


Editoriale del 20 settembre 2012

Puntini di sospensione? Solo briciole di biscotti antichi. Le frasi sono secche. Le parole dure. I tempi scanditi dal tamburo. Non c’è spazio per loro, censurati da giornalisti e scrittori, esiliati. Qualche avanzo in Topolino o nel nostro ego più romantico, quello da nascondere. Muti e condannati in nome di tutto ciò che è limpido, forte, definito. Eppure, loro, erano “felicità”. Evocano ciò che non si può toccare, ciò che forse non esiste, ciò che le parole non riescono a dire. Gli occhi all’insù, un battito, un sospiro, l’umile titubanza. Li ho ritrovati per caso, quei puntini abbandonati. Sulle pagine di Colette erano sparsi come nuvolette emotive. L’anticonformista, l’emancipata autrice, attrice, critica, giornalista estetista parigina amante delle creme di bellezza, a quasi 60 anni dalla sua morte, farebbe scandalo. Proprio con quei puntini che sono l’acume della sua penna elegante. Entrano nell’animo umano. “Non potete immaginare…l’affetto, fra lei e me, è di un genere così speciale…”. E allora, non li spazzo via… concedetemelo…

Virginia Saba

COGLI L’ATTIMO

 

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