Non sarà un caso se in quest’epoca oscurantista in cui la scienza e gli scienziati sono sistematicamente calpestati e umiliati, le scoperte meno contestabili arrivano dalle profondità marine, abissi a cui tendere. Non passa giorno che non ci venga segnalata l’esistenza in qualche fossa oceanica, a migliaia di metri sotto il pelo dell’acqua, di creature mai viste prima: il calamaro di vetro, lo squalo folletto, il diavolo nero dai denti fosforescenti. Non sono mostri più terrificanti di quelli che incontriamo tutti i giorni. Però sono attrezzati per respirare, nutrirsi, amarsi e riprodursi nonostante il buio profondo. Beati loro.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
Non passa giorno che non ci venga segnalata l’esistenza in qualche fossa oceanica, a migliaia di metri sotto il pelo dell’acqua, di creature mai viste prima