Non riusciamo a fare a meno dei bilanci. Ogni fine d’anno è una lunga serie di classifiche che si susseguono. Ho sentito anche una classifica delle maggiori stragi.
Fare un bilancio è un po’ come tirare fuori la testa dal mare durante una lunga nuotata per rendersi conto della posizione raggiunta. Ma la vita non è una lunga e tranquilla nuotata. È una partita di calcio. Ogni momento è buono per cadere o per segnare e ciò che conta non è l’elenco dei falli, dei chilometri percorsi o delle migliori azioni; non conta nemmeno il numero dei gol.
Conta solo che tu abbia giocato con lealtà e divertendoti, a volte sopportando il dolore e la sconfitta, a volte godendo, a volte vincendo.
I bilanci non servono, se hai dato tutto fino al fischio finale.
Piergiorgio Mulas
(Geometra creativo ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da La partita lenta (2009) un cortometraggio diretto da Paolo Sorrentino