PARLARE DI NOTTE


Editoriale del 18 luglio 2016

apollo11

Mi ha fatto pensare che in arabo si dica di una persona che è “bella come la luna”. Non c’è nessun dubbio che la luna sia meglio del sole. Avrei solo voluto inventarla io sta cosa. Invece son rimasto a chiedermi dove portino i fili a piombo della simbologia e se questa racconti la differenza nella natura delle culture e così, su due piedi, proprio al bar, se il sole non sia segno barbarico e la luna una mistica contemplazione circolare. Sapevo che “parlare” in dialetto si dicesse “bahki”. Non sapevo invece che “parlare di notte” fosse “bathamar”, dalla radice classica “thamara”, che significa fruttificare. Perché, immagino, la notte trasfigura e genera anche se è il giorno che fa. Mica Leopardi ha scritto del sole. Mi è anche tornato in mente De Andrè e “una lettera vera di notte/falsa di giorno” in Hotel Supramonte. Ho pensato anche che le trattative di pace fra stati andrebbero condotte in versi, e gli accordi internazionali distesi in cantiche. Sarebbero molto più precisi e la pace durerebbe un filo di più. Ma abbiamo dato il mondo in pasto ai burocrati e all’inglese del mercato, e allora prendiamocelo in quel posto e basta. Dopo la lezione sono andato da Shadi a farmi uno shwarma e c’era la solita cricca di uaglioncelli e figuri di periferia perdigiorno e anche Nicole che stava triste sul telefono e non sulle unghie in attesa che il pivello rombasse con il trabiccolo scassato per risolvere le ciance dell’amore. E allora Shadi e Iusef mi hanno insegnato tutto il repertorio anatomico e sacramentario, culo culatone tette culatona pisello patata eccetera. Così dopo aver mangiato e fumato, fruttificato alla grande, bello come la luna, ho girato l’angolo e imbucato il palazzo, dove il portiere panzone e peloso rorido di sudore russava la notte delle bestie e dei santi.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

Mi ha fatto pensare che in arabo si dica di una persona che è “bella come la luna”. Non c’è nessun dubbio che la luna sia meglio del sole.
(da PARLARE DI NOTTE editoriale di Luca Foschi)
Guarda che luna di Fred Buscaglione con il gruppo Asternovas, all’interno del programma “La cento chilometri” con Gianrico Tedeschi.

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