A Buenos Aires vengo invitato a cena a casa di amici. Si mangia una succulenta “parrilla” di differenti tagli di carne di manzo, magra, tenera e arrostita alla perfezione. Memorabile. Come mi capita sempre più spesso di osservare, di fronte a grandi piatti di carne la conversazione prende una piega triste. In questo caso si finisce per parlare di defunti illustri, alcuni dei quali sepolti nel vicino Cementerio de la Recoleta. “Noi argentini”, mi ricorda Mario Vargas Pellegrini, non celebriamo mai l’anniversario della nascita dei personaggi eminenti, ma solo quello della loro morte. Quando nasci non sei nessuno”.
Sebbene nato da tempo, io continuo a non essere nessuno e morirò senza onori. Vorrei però che non venisse dimenticato il meraviglioso bovino di cui ho mangiato le carni. Si chiamava Humbertino. Ha pascolato libero su fertili e sterminate praterie ed è morto a Santa Rosa, nelle Pampas settentrionali, il 4 gennaio 2014.
Tony Cinquetti
(Etica gastronomica)
COGLI L’ATTIMO
Víctor Emilio Galíndez (Vedia, 2 novembre 1948 – Veinticinco de Mayo, 25 ottobre 1980) soprannominato el toro è stato campione dei mediomassimi dal 1974