Salmo 142 … NONOSTANTE IL RESTO, DIVERSO


Editoriale del 16 giugno 2018

«Eccolo, il ritratto delle donne che cantano sull’Aquarius. Prima inizia la nenia sommessa, poi le mani la accompagnano coi battiti, infine si aggiunge il movimento del corpo in un crescendo quasi esplosivo. Cantano, mentre l’Europa si divide e si insulta sullo scafo che l’Italia respinge. Il rito inizia a sera, mentre i bimbi – alcuni piccolissimi – si raggruppano in un angolo della nave e le guardano in silenzio. È come se avessero una fiaba da raccontare. […] Un ragazzo, invece, prende un libro scritto in inglese che si intitola ‘Mille pensieri positivi’ e comincia a leggere a tutti intonando, con le sue parole, la voglia di farcela e andare avanti. Tutti lo applaudono, al termine della lettura.

Sul ponte intanto vengono distribuiti a ogni migrante una mela, una bevanda e un pezzo di pane in cassetta.» (Da Avvenire, 13 giugno)

 

Una mela, una bibita, un pezzo di pane.

Grazie ai fratelli, del poco e del molto.

Un giovane, lettura e applausi, in lingua comune e speranza.

Thanks, young boy,

perché «non di solo pane vive l’uomo»,

diceva un giovane nazareno,

a chi prometteva altri miracoli.

 

Donne, in canto e danza.

Shukran, sorelle e madri,

perché, bambini, di generazione in generazione,

avremo fiabe da raccontare,

un mondo, nonostante il resto,

diverso.

 

Antonio Pinna
Salmista ad Aristan

Eccolo, il ritratto delle donne che cantano sull’Aquarius. Prima inizia la nenia sommessa, poi le mani la accompagnano coi battiti, infine si aggiunge il movimento del corpo in un crescendo quasi esplosivo. (da Salmo 142 … NONOSTANTE IL RESTO, DIVERSO, editoriale di Antonio Pinna)

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