Salmo 143 S-VILUPPI


Editoriale del 23 giugno 2018

La legge dice di non incolpare i bambini degli immigrati? Benissimo: e dunque, per “proteggerli”, li separiamo dai genitori: gli “incolpati” da una parte, gli “innocenti” dall’altra. Un colpo di genio da premio Ig-nobel. La risposta di tanti nel mondo ha fatto però cambiare idea. In carcere andranno allora insieme, “incolpati” e “innocenti”. Finita la storia? Dipende. Perché si è visto che a potenti e prepotenti è possibile dire no: è possibile ai sostenitori del medesimo partito, ai membri di partiti alleati, ai responsabili delle istituzioni pubbliche, alla gente che sa distinguere i semi buoni da quelli velenosi.
«Viluppo», dice il dizionario, è «avvolgimento intricato e confuso». «S-viluppo» ne è quindi etimologicamente, il contrario: in tutti i sensi. Da questi termini derivano due verbi: avviluppare e sviluppare. «Avviluppare», è tipico dei “rampicanti”, «Sviluppare», tipico di chi trova soluzioni, scioglie nodi. Pensavo a queste cose, giù in giardino, ma tra diversi “rampicanti”, alcuni di buon frutto.

E mi son ricordato di un profeta, tra il contadino e l’allevatore,

che vedendo senza via d’uscita

il diritto trasformato in assenzio 

e gettata a terra la giustizia (Amos 5,7),

 

non vedeva soluzione che nel dirti un canto,

a te, Signore delle Pleiadi e di Orione,

che cambi il buio in chiarore del mattino

e il giorno nell’oscurità della notte,

che chiami le acque del mare

e le riversi sulla terra (v. 8).

 

E con te, Signore degli s-viluppi,

poteva intravedere infine la rovina cadere sui potenti

e la devastazione giungere sulle fortezze (v. 9).

NB o PS. Gli studiosi non sanno spiegarsi la “strana” inserzione del v. 8 tra v. 7 e il v. 9, che allora chiamano “ritornelli liturgici”. Evidentemente, qualche volta, gli studiosi studiando dimenticano la “narrazione” degli oppressi che si chiedono come vincere i viluppi degli avviluppatori.

 

Antonio Pinna

Salmista ad Aristan

 

La legge dice di non incolpare i bambini degli immigrati? Benissimo: e dunque, per “proteggerli”, li separiamo dai genitori: gli “incolpati” da una parte, gli “innocenti” dall’altra. Un colpo di genio da premio Ig-nobel. (da Salmo 143 S-VILUPPI, editoriale di Antonio Pinna)

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA