APRI, SIGNORE, IL MIO ORECCHIO:
e ascolterò, Signore, con cuore di discepolo.
CREA IN ME, O DIO, ORECCHIE DI DISCEPOLA AI TUOI PIEDI:
per ascoltare ogni voce nella tua,
il canto di chi ama e il grido di chi odia,
le voci del creato e lingue sconosciute.
APRI IL MIO ORECCHIO, SIGNORE, AD ASCOLTARE OGNI SILENZIO:
il silenzio di chi parla senza fine,
il silenzio di chi ha finito le parole,
il silenzio di parole per noi o da noi spente.
CREA IN ME, SIGNORE DIO, UNA LINGUA DI APPRENDISTI:
di mattina in mattina orecchie e parole tu risvegli,
a distinguere giusto il tempo di parlare o di ascoltare.
TU APRI, SIGNORE, LA TUA MANO:
tra acque di assedio e pani di fatica,
tu sazi a volontà ogni vivente amato e amante,
in sonno a fianco di sogni di ristoro.
TU PREPARI DAVANTI A ME UNA MENSA:
con profumi, alla destra tu mi accogli,
a calice pieno, a ebbrezza porti
le due nostre gocce silenziose.
APRI TU, SIGNORE, ANCHE LE MIE MANI:
mani vuote per ricevere e sorreggere altre mani,
mani piene per essere svuotate e restituire,
mani insieme, in offerta, a unire distanze, terra a cielo.
IN FINE, APRI, SIGNORE, I NOSTRI OCCHI:
nel ritorno, non sarà più nascosto
il maestro del cammino,
e nel suo volto ogni compagno di strada,
ogni disperso, i nostri occhi sapranno riconoscere.
BEATO CHI DA TE SULLA SOGLIA SARÀ RICONOSCIUTO,
QUANDO TU STAI ALLA NOSTRA PORTA E BUSSI:
Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la sua porta,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli cenerà con me.
Guariti da ogni lacrima confusa,
staremo, noi, presenti alla Presenza.
Amen, fratello. Così è, sorella.
Signore, così sia.
Antonio Pinna
Salmista ad Aristan
APRI, SIGNORE, IL MIO ORECCHIO (da Salmo ricorrente: INTROITO E CONGEDO: UN RESPIRO A RESPIRARE – Editoriale di Antonio Pinna)