Ai giornali arrivano tanti sms in difesa degli animali, e altrettanti che si lamentano perché ci si interessa di loro e non di persone. Chi si lamenta di maltrattamenti agli animali pone però il problema del comportamento di certi uomini che sono sempre troppi. I cani non possono inviare sms. Le scimmie potrebbero. Hanno il pollice opponibile, ma non lo sanno.
Come noi abbiamo la morte per cause accidentali, per vecchiaia, per incidente stradale, per un aereo che cade, per un crollo in miniera, loro hanno morte per cattura e trasporto, grazie a noi. Quel 20% che sopravvive ha un futuro in qualche casa la per mostrare agli ospiti quello che non sono.
Succede al circo, dove orsi e elefanti sono costretti a goffe danze, che se le faccio io mi dicono che non sono capace e mi chiedono di sedermi. Purtroppo per insegnargli a ballare, li abituano a saltare su qualcosa di ardente, per non bruciarsi. Allora sono pronti per lo spettacolo. Quella paura li segna per sempre, condannati alla carriera di ballerini. La performance è indolore, ma lo è stata, e più saltano, bravi quindi, e più hanno sofferto. Sto parlando di orsi, ma in effetti sto parlando di uomini. Uguali a tanti che troviamo in piedi in una fila o seduti al cinema a fianco a noi, uguali a noi, affettuosi coi figli, apprensivi, attenti alla propria macchina. Non ho mai portato mio figlio al circo, e lui me l’ha sempre perdonato. Non sentito il ruggito dal vivo dei leoni in gabbia: un play back di sbadigli. In effetti si ammira non l’orso, ma chi è riuscito a inculcargli il pallino della danza. Un tempo nessuno aveva dimestichezza con i leoni e gli elefanti, ma al giorno d’oggi, grazie a documentari, ne conosciamo abitudini e difficoltà, quando li vediamo al circo sono una nostra realtà. Mi sento partecipe del carattere di tutti gli uomini, in mezzo a loro vivo, e quando vedo maltrattamenti soffro e penso a quelli che non vedo e non posso.
Nino Nonnis (Zoo Roastro)
Succede al circo, dove orsi e elefanti sono costretti a goffe danze, che se le faccio io mi dicono che non sono capace e mi chiedono di sedermi. Purtroppo per insegnargli a ballare, li abituano a saltare su qualcosa di ardente, per non bruciarsi. Allora sono pronti per lo spettacolo (da SMS AI GIORNALI – Editoriale di Nino Nonnis )