(DEDICATO A M.G.)
Arrivo al mare. Non sono più giovanissima ma sto bene, sono in forma, mi sento sicura di me e oggi, per la prima volta, indosso direttamente il bikini, invece che svestirmi un po’ per volta, come facevo da giovane. Che stupida sono stata: ero bella come un fiore e avevo un sacco di complessi. Disinvolta, dunque, in due pezzi, con orgoglio, mi cospargo di olio di cocco e mi dirigo verso la spiaggia. Rughe, smagliature, cellulite, segni dell’età che avanza? Francamente me ne frego; sono qui per godere del sole e del mare e sono ancora niente male. Ci sono le vicine di ombrellone. Conosco tutte, tranne una che mi guarda e dice: – Tu qui? Come stai? -. Le sorrido gentile, non so chi è. Mi sorride solo con la bocca e aggiunge: –Ti ho riconosciuto subito. S’intravedono ancora in te tracce di antica bellezza!-…
…T R A C C E D I A N T I C A B E L L E Z Z A???
Devo aver attraversato uno stargate: in un attimo, come per un ripascimento lampo, la sabbia mangia il mare che sparisce e, a due passi da me, là dove fino a un secondo prima c’era la famosa Rotonda del Lido, emerge un’enorme sfinge. Avvolgo stretto nel pareo a due piazze il mio corpo unto che ora profuma di cedro e mirra. Così fasciata, a piccoli passi, camminando di profilo, mi defilo in cerca di una piramide che ospiti quel che resta di me. L’aspide attende in spiaggia la prossima vittima.
Giovanna Ferraro
COGLI L’ATTIMO
da Totò e Cleopatra (1963) diretto dal regista Fernando Cerchio. Con Totò