Sono gladiatori? Sono samurai? Sono feroci bounty killer? Sono agenti della Spectre? Sono guerriglieri della resistenza cilena? Sono implacabili Spetnaz della Marina Sovietica? Sono spartani in attesa dei persiani al passo delle Termopili… No. Non sono guerrieri, non sono eroi, non sono leggende. Sono cuochi… capite: CUOCHI! E stanno per mostrarti come si mette le fogliolina di menta, dove la spazzolatina di zucchero a velo, dove il delizioso ghirigoro di panna per rendere “esteticamente valida” la loro insignificante porzione persa in un gigantesco piatto di portata. Appaiono avvolti da una musica minacciosa, alla Ennio Morricone: gambe divaricate, braccia conserte, sguardo che vorrebbe essere terribile. E invadono il web e le tv sfidando il senso del ridicolo. Le telecamere arrivano addirittura a raccontarci il loro mistico riposo del guerriero. Uno di loro appare in una vasca da bagno mentre legge un libro (poi ascolterà un vinile e odorerà rapito un pupazzetto raccolto da terra): “Vi starete chiedendo cosa ci fa Carlo Cracco in un bagno Scavolini – dice – bè, mica posso stare tutto il tempo in cucina. Qui a casa sono solo Carlo…”
No, signor Cracco! Tranquillo. Non ci stiamo chiedendo un accidente. Lei può farsi il bagno, fare la cacca e la pipì, mettersi le dita nel naso o ruttare dopo una birra senza suscitare curiosità. Vorremmo solo assestarle, piano piano, una lunga serie di schiaffetti sulla fronte. E zitto!
Editoriale di Filippo Martinez (Idiosincrasista)
Uno di loro appare in una vasca da bagno mentre legge un libro (poi ascolterà un vinile e odorerà rapito un pupazzetto raccolto da terra):
“Vi starete chiedendo cosa ci fa Carlo Cracco in un bagno Scavolini – dice – bè, mica posso stare tutto il tempo in cucina. Qui a casa sono solo Carlo…” – Da VI STARETE CHIEDENDO Editoriale di Filippo Martinez (Idiosincrasista)