Ero l’unica della famiglia con i capelli ricci. Ricordo il quotidiano impegno di mia madre che cercava di avere ragione di quelle onde orgogliose, presagio di insurrezioni più gagliarde, ancora tutte da domare. Era capace di dividerle con precisione divina, come i flutti del Mar Rosso, in un sentiero perfetto, dalla fronte alla nuca, non un bivio, non una deviazione. Un pettine bagnato. A denti stretti. Forse voleva pettinare i miei pensieri o tracciare la via che avrei dovuto percorrere senza tentennamenti. Era un mare che si riincrespava subito, appena liberatami dalle sue mani d’avorio. Non era un oceano pacifico, quello dei miei pensieri, ma non era il momento, era ancora il tempo dell’azione e dell’esperienza. Soltanto più tardi, un’inquietudine ancora divisa a metà, impigliata tra nodi di emozioni arruffate, sono uscita spettinata e, no, niente riga, ogni giorno un verso nuovo, quello che viene insieme ai segni del cuscino e ai sogni interrotti. Ma i gesti delle madri sono giusti, e si ripetono. E oggi, davanti ad uno specchio, rivivo la scena, infilando le dita tra i boccoli di mia figlia e vorrei tracciare strade, incroci, ponti e rotatorie, per indicare, a quei Pensieri Inanellati, tutte le direzioni possibili.
Genny Pignataro Atzeni (Rabdomante ad Aristan)
Genny Pignataro Atzeni
(Rabdomante ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Zohan – Tutte le donne vengono al pettine (2008) diretto da Dennis Dugan, con Adam Sandler