Che bellezza quando Maria Grazia la gloriosa postina mi consegna i libri ordinati via internet! Aspettavo con ansia “Moon Palace” di Paul Auster, e senza perder tempo mi sono immerso nella lettura. Ho trovato la prima sottolineatura a pagina 146: “Avevo trentatré anni ed ero sposato da quattro”. Il libro apparteneva a Louisa Blattenberg, firmataria a lettere rotonde e penna a inchiostro del colophon. Nella pagina successiva l’evidenziatore accompagna una frase fondamentale nell’opera: “Vidi l’occasione d’essere morto, e la presi”. A pagina 165 il tratto cambia colore, e Auster scrive: ”Dopo due o tre settimane di questa nuova vita disciplinata, sentì l’urgenza di riprendere a dipingere”. Sul margine superiore Louisa annota confusamente a matita: “Was will er nicht wisse**er der ri*er unsesree**lat”. Louisa riemerge solo a pagina 297 evidenziando “Fu uno scherzo degli dei, un atto di malizia divina il cui unico obiettivo era quello di spezzarmi”. Finito il libro sono andato a cercare Louisa sui social. L’unica Blattenberg possibile mi è stata consegnata da Twitter, un rotondo e piacevole viso di trentenne incastonato nella chioma rossa e punteggiato di efelidi. Le ho scritto un messaggio privato raccontandole con un po’ di vergogna del libro, delle sottolineature e della mia curiosità. La risposta è arrivata tre giorni dopo per mano di Anna, sorella minore di Louisa: “Caro Luca, grazie per il tuo gentile messaggio. Louisa è scomparsa tre anni fa durante un viaggio negli Stati Uniti. Prima di partire, abbiamo scoperto, ha donato tutti i suoi libri al charity shop di Ellrich, dove viviamo. La aspettiamo nel dolore più straziante, senza troppe speranze ”. Non è stato semplice replicare, ma ad Anna ho scritto che “una speranza esiste, e sono Paul Auster e uno dei suoi personaggi, Mr. Effing, a sostanziarla”. Moon Palace è di ritorno a Ellrich, Germania.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
una speranza esiste, e sono Paul Auster e uno dei suoi personaggi, Mr. Effing (da DOVE SEI FINITA LOUISA BLATTEMBERG? , editoriale di Luca Foschi)