Nella commedia “Le sincere” di Pierre de Marivaux, una marchesa va fiera della propria coscienza netta, giudicando la civetteria il peggior difetto delle donne al punto da sgridare ogni giorno la cameriera che si prende cura di lei. Quando la cameriera, pensando di farla contenta, smette di pettinarla e di truccarla, la marchesa non la sgrida più, ma, da allegra che era, diventa irritabile e dispettosa. Allora la cameriera, mangiata la foglia, ricomincia a occuparsene e, insieme alle sgridate, torna il buonumore. Un esempio di ipocrisia, con il quale Marivaux vuole sferzare la doppiezza dei nobili viziati? No, solamente la rivelazione dei meccanismi di funzionamento dell’essere umano, inevitabilmente condannato a trovare un difficile equilibrio fra polarità opposte. La marchesa non è in malafede, crede davvero alla sua specchiata moralità che la rende estranea a ogni vanità, e vuole che la cameriera si accolli al suo posto il ruolo della civetta, in modo da ottenere insieme la cura della sua persona e il piacere di criticare la futile preoccupazione estetica delle donne. Così ottiene il duplice obiettivo di sentirsi bella e virtuosa. Non bisogna sferzare la tartuferia della marchesa, ma rispecchiarci in essa ogni volta che siamo persuasi della nostra rettitudine. Marivaux non ha intenti moralistici, ma lascia parlare i fatti. E i fatti dicono che la realtà è complessa, che ognuno di noi è vittima e carnefice di compromessi psicologici che l’abitudine e l’istinto ci impediscono di mettere a fuoco. Lo scopo è sempre il solito: voler essere amati, piacere a tutti, compresi se stessi. E se la marchesa trascura il suo aspetto non potrà sedurre gli uomini, se si confessa vanitosa non potrà stimarsi. Ecco che la cameriera diventa lo strumento che le consente la botte piena e il marito ubriaco. E l’amante astemio.
Fabio Canessa
(preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Studio Uno (1964) il Quartetto Cetra nella parodia di Dr. Jekill e mr. Hyde. Nel cast, oltre al quartetto, anche Paolo Ferrari, Gino Bramieri, Ernesto Calindri, Elena Sedlak etc