FLOTTA SARDA E COMPAGNIA DI BANDIERA


Editoriale del 15 febbraio 2019

 

I sogni infantili sembrano facili realizzazioni destinate a morire con i primi pantaloni lunghi. Io però ne ho uno che ancora resiste. Quando i miei coetanei pensavano a pistole a tamburo, a macchinine a pedali, a modellini di Ferrari, io sognavo una flotta navale e aerea tutta sarda, non perché avessi già sperimentato la Tirrenia e Ryan air, ma solo perché navi e aerei eccitavano il mio immaginario, specie le hostess. Vedevo la bandiera 4 mori solcare il Tirreno e sventolare ad alta quota. Pur di vederla sventolare ero disposto a soffiare.

Crescendo sono diventato tifoso di cose sarde, specie della salsiccia del mio paese, che facevo fuori subito perché non cadesse in mani nemiche. Continuavo a immaginare navi e aerei tipicamente sardi, coi nomi in u e us, un po’ più bassi e tarchiati di quelli di altre compagnie, con lo stemma dei 4 mori, anche se c’è sempre qualcuno che vuole cambiarlo.

Mi piacerebbe che avessimo i nostri aerei a “preziu barattu” (low cost) e voli “accanta a du perdi” (last minute). Il bagaglio, quello a mano sarà sa bertula (la bisaccia), e l’altro semplicemente “s’atteru”, l’altro appunto. A bordo hostess che raddoppiano con naturalezza le ti, e steward bravi a morra. Filodiffusione col coro di Orgosolo. Per le navi dovremmo imporre la linea poeta, ma sardo: la Montanaru e l’Aquilino Cannas. Le cabine si dovranno chiamare gabine, le cinture di sicurezza si dovranno chiamare sas chintolzas de siguresa.

Le istruzioni saranno scritte in italiano, inglese, francese, spagnolo, campidanese e logudorese. A bordo nave cena con prodotti rigidamente locali: bottarga, mirto, malloreddus e maialetto. A bordo aereo si potrebbe predisporre un’offerta di pardulas, pabassinos, e seadas. 

Una mazzata alle mie speranze me l’ha data la nostra compagnia di bandiera, che rischia di non essere più italiana. Se non ce la fa lei, con tutti gli aiuti che ha avuto, come potrebbe resistere una compagnia sarda, l’Alisarda?

Una speranza me la dà la convinzione che sia molto più facile mettere in piedi una nuova compagnia che tenerne in vita una moribonda. Nel caso facciamo dei corsi di napoletano per il via mare e impariamo a sfruttare le correnti per la via aerea.

 

Nino Nonnis (Sa Cavana di Aristan)

 

navi e aerei eccitavano il mio immaginario, specie le hostess (da FLOTTA SARDA E COMPAGNIA DI BANDIERA – Editoriale di Nino Nonnis)

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA